Tutti i miei amici sono supereroi

Tutti i miei amici sono supereroi Book Cover Tutti i miei amici sono supereroi
Andrew Kaufman
Meridiano Zero
2006
9788882371302

Antieroico, satirico e romantico, grottesco e fiabesco: l’esordio del canadese Andrew Kaufman è una storia d’amore, di nostalgia e di riconquista, romanzo breve di formazione d’una identità che si fonda su un ruolo molto semplice, quello del cittadino normale tra cittadini straordinari, e sull’elegia della sua (perduta) amata. Molto più vicino alle esistenze di ognuno di noi di quanto si potrebbe pensare, a ben guardare.

“(…) Così adesso tutti gli amici di Tom sono supereroi. Ma siccome ognuno di loro ha qualche superpotere, e anche tutti i loro amici, nell’ambiente avere superpoteri non è considerato niente di speciale. Quello che è veramente speciale è non averne nemmeno uno. Non riescono neanche a immaginarselo, loro, come dev’essere vivere senza superpoteri. Gli sembra impossibile” (p. 18).

Tom non ha superpoteri: non è l’Uomo Impossibile, che voleva accendere fuochi sott’acqua, né Caduta Libera, che inciampava dappertutto ma non cadeva mai ai piedi di un uomo; non è l’Uomo Senza Ombra, Henry che una notte saluta la sua metà oscura e ritrova l’amore per la famiglia e per la casa, né Anfibio, capace di vivere sott’acqua (e di lasciarsi salvare dall’annegamento, a quanto pare, da un uomo senza superpoteri). Non è il medico Ambrose, che cura le persone come fossero macchine, e non è Ipno, che sa condizionare chiunque con lo sguardo. Non è Soap Opera, così teledipendente che piangeva piccoli televisori, né Prima o Poi, capace di pensare in grande e di procrastinare qualsiasi cosa alle calende, rimpicciolendosi (da 162 a 128 cm, a quanto pare).

Tom è semplicemente uno che ha il cuore spezzato. È proprio rotto, non s’aggiusta, spiega Ambrose quando riesce a liberare da quella gabbia il ricordo delle donne amate ma non il dolore per la moglie che se ne vuole andare. Forse si riparerà da solo, col tempo. Non è detto, non c’è rimedio definitivo. È tutto rotto.

Lei è la Perfezionista. Una che ha così bisogno di ordine che è in grado di materializzarlo col pensiero. Una che non resiste alla tentazione di rispettare le file e di avanzare passetto dopo passetto. Una che si dispera perché non può impedire ai fiocchi di neve d’essere disordinati. L’amore è quella distesa di neve soffice e simmetrica che Tom una volta le ha mostrato. L’illusione di ordinare quel che non ha principio né fine, soltanto e incredibilmente esiste.

Tom le ha provate tutte: sussurri, grida, telefonate, email, fax. Niente: d’un tratto, proprio poche ore dopo il matrimonio, è diventato invisibile. Sembra sia stato Ipno, l’ex di lusso, ad andarle a sussurrare le parole giuste sul senso della sua scelta. Tom se ne è accorto e lo ha riempito di cazzotti, ma non è servito a niente. Lui era l’unico che Ipno non poteva condizionare, in ogni caso. Magra consolazione. Adesso è invisibile e non c’è niente da fare, sembra proprio non ci sia più niente da fare. Se non aspettare che l’incantesimo finisca, dura da troppi mesi.

Al principio della storia la Perfezionista sta partendo per Vancouver. Vuole trasferirsi e lasciare tutto – lasciare il sogno dell’amore perfetto, dimentica di tutto, dimentica di lui – e non s’accorge nemmeno che Tom è al suo fianco. D’altra parte è invisibile. La trama è questa, concentrata e fragile: il grande amore si sta imbarcando sull’aeroplano che la porterà via da te, durante il viaggio non ti parla e tu ti stai domandando come riuscirai a farla tornare in sé – a farla tornare in te. Il tempo intanto precipita, s’avvicina l’atterraggio. Devi trovare le parole giuste. Intanto pensi a tutto quel che t’è accaduto da quando sei entrato nella vita dei supereroi. Poco conta che l’ambientazione sia Toronto, da questo punto di vista: nessuno di loro ha un’identità segreta, il costume non è fondamentale, i superpoteri non li aiutano nella ricerca di un lavoro stabile e dignitoso. Alla fine hai capito che battezzare chiunque conosci con un nome di battaglia da supereroe non è difficile:

“L’ultimo passo nel trovare il vostro nome da supereroe è accettare che alla fin fine non cambia poi molto. D’accordo, c’è una cosa che sapete fare bene, che sapete fare come nessun altro su questo pianeta. Questo vi rende speciali, ma essere speciali in realtà non significa nulla. Dovete sempre vestirvi ogni mattina. I lacci delle scarpe vi si rompono comunque. La vostra ragazza vi lascia lo stesso se la trascurate” (p. 87).

Supercattivi non sembrano esistere, ma i supereroi ne hanno bisogno, e quindi si schierano l’uno contro l’altro, la Perfezionista contro Televendita, Businessman contro il Sindacalista, Anfibio contro l’Inamovibile. Tom racconta la storia di questa umanità che sembra ripetersi da una a un’altra città occidentale, in queste generazioni cresciute all’ombra degli eroi dei fumetti e del cinema convincendosi che fosse difficile stabilire una coincidenza tra identità e ruolo; la doppia identità è stato un escamotage fortunato per vincere quelli che Tom chiama i Mostri dell’Ansia. Per sconfiggerli bastano un bagno caldo o un sonnellino. La realtà torna a bussare a tutte le ore. Nessun superpotere ti libera dalla realtà. La realtà pretende un tributo. E intanto l’aereo s’avvicina alla destinazione, lei continua a non guardarti.

La fine della storia è gentile: questa è una favola moderna, un fumetto romanzato, giocato per strisce simili a quelle che uscivano sui quotidiani e sui periodici coi quali siamo cresciuti, prima di scoprire gli albi. Sketches e bozzetti d’una variopinta umanità vanno a formare l’identità-mosaico della società del nostro tempo: omnia vincit amor, proprio quell’amore che se ne stava per andare. Prima che sia troppo tardi, regalatevi l’illusione d’aver rovesciato i disegni della sorte, e di quel rivale che sapeva ipnotizzarla. Tutti i miei amici sono supereroi, a parte me. Forse proprio per questo riuscirò nell’impresa di non essere più invisibile al suo sguardo. Dominerò il presente come non m’era mai riuscito, e le ruberò un sorriso. Domani, certo. Domani.

EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE

Andrew Kaufman (Canada, 19**), scrittore, regista e produttore radiofonico per la CBC Radio di Toronto. Questa è la sua opera prima.

Andrew Kaufman, “Tutti i miei amici sono supereroi”, Meridiano Zero, Padova 2006. Traduzione di Filippo Patarino e Marco Vicentini.

Prima edizione: “All My Friends Are Superheroes”, 2003.

Gianfranco Franchi, novembre 2007.

Prima pubblicazione: Lankelot.