Tatuaggio profondo

Tatuaggio profondo Book Cover Tatuaggio profondo
Antonio Veneziani
Elliot Edizioni
2014
9788861924239

Antonio Veneziani è una delle personalità letterarie più singolari della scena romana. È un artista umanissimo, generoso sino all'incoscienza; è uno che poteva ammantarsi del suo passato per tenere tutti a distanza, da un bel pezzo, eppure non ha fatto altro che fare della letteratura una strada per rinnovare amicizie o iniziare amori nuovi. Per stare in compagnia, fraternamente, e non dimenticarsi cosa sia la bellezza. È stato il primo poeta beat italiano, pallino di Ginsberg, e sodale e fraterno amico del povero Dario Bellezza, e biografo e compagno di sbronze del professor Paris; è stato fiancheggiatore o santo patrono di tante realtà indipendenti dell'editoria, dalla vecchia e ormai perduta Castelvecchi alla dissolta Coniglio, dalla prima, italianissima Hacca alla recente e piccola Diamond. Ha fondato e disfatto riviste, e collaborato di qua e di là. È un ebreo eretico, inspiegabilmente trascurato dalla sua comunità, forse per la sua troppo segreta e poco inquieta spiritualità. È un poeta, e tra i poeti romani (romani d'adozione, si capisce: come sempre, da quando è morto Corazzini) è uno dei pochissimi che chi frequenta l'ambiente dovrebbe conoscere, per capire cos'è stata la vecchia capitale e cosa sta diventando. E cosa poteva diventare. E magari anche per ascoltare qualche storia che merita di non andare perduta. Per questo, anche, si deve essere felici che a Roma qualcuno abbia deciso di pubblicare questa sua attesa e romanzesca storia d'amore in versi, “Tatuaggio profondo” [Elliot, 2014; euro 17, 50]: perché è un pezzo di strada di un artista buono e degno. Uno degli ultimi della Scuola Romana.

L'artista dice che questi versi sono “frammenti di un diario d'amore”: diseguali e asimmetrici, naturalmente. Teneri e privati. E allora trascrivo qualcosa che m'è rimasto impresso, qua e là, rimanendo altrettanto diseguale e asimmetrico. Quel che preferisco è “Mendicante di cielo / sniderò fioretti randagi, / purché si correggano le mani […]. Ho sospettato di tutto e di tutti, / escluso i sogni, ecco perché / il disarmo e non il disamore. / Siamo solo un numero infinito / di pupille disegnate / nel deserto quotidiano” [p.83]. Punto.

Altrove, la rappresentazione del colpo di fulmine: “I tuoi passi avanzano / nel mio sguardo, / mentre graffiando sale / l'incandescenza di brown. / Sono stupefatto; / certo dovrei fare qualcosa, / non tremare come il glicine / aggrappato al muro, / questo è certo” [p. 18]. Bello.

Altrove, la descrizione dell'angoscia d'essere indesiderati: “Quanto è crudelmente infantile / attraversare il mondo / laminati d'angoscia / come facciamo noi due // Riverso in crepe, barcollante, / fraintendi vaghi indizi di roba / con le distanze del reale da colmare” [p. 38]. A vuoto, naturalmente.

Altrove, un momento di introspezione, dopo un dono: “Ho scritto tre poesie, su tre sassi, / grandi come pugni; / le ho appoggiate, senza tristezza, / accanto alla porta del tuo sonno, / non trattarle come estranee” [p. 50]. Perché è peccato.

Altrove, un momento di gioco, dopo l'amore: “All'alba fu tutto uno smembrarsi di luce / e una valanga di offerte. / Celando atavici pudori, ci passammo / silenziosamente, una cannuccia / per berci l'anima. / Dopo, teneri conquistatori, / scendemmo, quasi di corsa, / senza toccare la ringhiera” [p. 79]. Come bambini.

E infine, maiuscolo mi pare l'artista quando racconta, in coda, stanco, che persiste nell'arrancare dietro “l'increscioso equivoco della giovinezza”. Diceva un tempo Carlo Coccioli che la poesia di Veneziani era lapidaria e cristallina, e che i suoi trasalimenti si opponevano sulla pagina con veemenza e con grazia, lontano dalle buone maniere. È passato del tempo e di maniera non rimane traccia, niente affatto. Soltanto sentimento. E stile.

EDIZIONE ESAMINATA E BREVI NOTE

Antonio Veneziani (Piacenza, 1952), letterato italiano.

Antonio Veneziani, “Tatuaggio profondo”, Elliot, Roma 2014. ISBN: 9788861924239

WIKI su Veneziani: qua.

Gianfranco Franchi, febbraio 2014.

Prima pubblicazione: Lankelot.

Nuova raccolta di versi di Antonio Veneziani, fresca di stampa per la Elliot…