Fondare una nuova casa editrice tradizionale si può: sì, se ci troviamo a Trieste, città basagliata, già sveviana, nell’anno di grazia 2013; si può, nonostante lo strapiombo economico figlio dello scombussolato regime forzista, e dell’iniquo salasso montiano; si può, nonostante la piccola editoria stia vivendo la sua peggior crisi d’identità, e di ruolo, di sempre. […]