“Il libro di Giobbe” – opportunamente rimarca Bruni – “è dalla parte di chi, ostinatamente, cerca un senso vero per la delusione delle promesse grandi, la sventura degli innocenti”: è il libro complicato e tumultuoso di chi non può che dubitare non dell’esistenza, ma della giustizia di Dio. Perché questa giustizia non può che essere ultraterrena, perché altrimenti poco avrebbe senso.