Edizioni del Cardo
2007
9788860750082
“Solo i poeti sanno. Solo i poeti sanno esaltare nella loro fantasia il degrado della vita e della morte quotidiana, creature abili nell'osservare, ascoltandoli, i movimenti dell'amore, per poi estrinsecarne i sensi, anticipandone così catastrofi e rovine” (pp. 27-28).
D'amore e di morte, di innocenza e di carne, di neve e di sangue: questo romanzo breve del poeta Maurizio Gregorini, strutturato in due episodi, è lirico, triste e sentimentale come un disco di Antony & The Johnsons. È una storia d'appartenenza, di fortuna e di rovescio terribile della sorte; è una favola nera, letteraria in toto – i dialoghi slittano dal parlato nel libresco, puntando alla dolcezza e alla ricercatezza e non alla fedeltà ai tempi e ai colori dei dialoghi quotidiani: scelta interessante e al di là del tempo – malinconica, ma non depressiva. È un balocco pieno d'anima, e di amore per la scrittura. È uno scrigno di emozioni e di passioni vive.
Luca, famoso poeta – per quanto un poeta possa essere famoso nella nazione illetterata che abitiamo – incontra Gabriele, giovane albergatore, fresco sposo. Luca si innamora di un ragazzo conosciuto solo al telefono, per via di una stanza da confermare; e delle sue insistenze perché arrivasse, perché vedesse il suo Abruzzo. Si innamora della sua voce, e il desiderio si fa subito vivo nella masturbazione: premonizione d'una futura appartenenza assoluta.
D'una passione sconfinata. “Unico credo accecante, privo di speranze o disperazioni, la masturbazione era realtà del dono della vita, comunione col silenzio rabbrividente delle cose, la realizzazione dell'uomo sulla morte, singolo atto rivoluzionario” (p. 22).
I due si cercano, febbrili: si telefonano, si scrivono. Gabriele è un bisessuale in pieno conflitto interiore, consapevole di essere nemico di sé stesso. Il suo corpo, “albero nodoso con rami lussureggianti”, stringerà Luca nell'amore. E poi sarà nostalgia terribile, paura di farsi del male, di costituire o di essere una delusione; di rovinare un matrimonio; sparizione del poeta, rancore e rabbia di Gabriele, più giovane e impetuoso, e desiderio di tradirlo – per fame di vendetta. Punta un ragazzino in una chat. Quel ragazzino, il destino è stravagante, è un lettore di Luca Greco. I suoi libri sono in bella mostra, sugli scaffali. Gabriele cerca di sputtanarlo come può, e il ragazzino gli racconta la verità. Che Luca è morto in un incidente pochi mesi prima, sull'autostrada. Proprio dopo aver lasciato l'amante, l'amico... E la fine della storia è shakespeariana. Un amore tanto grande aveva forse offeso gli dèi. Gli dèi hanno tolto la vita al sogno. Rimane il suono di un pianoforte ad accompagnare il sogno nel giardino della letteratura degli amori stupendi e infelici; le memorie e le descrizioni degli incidenti sono come titoli di coda. La perfezione è già esistita: s'è incarnata, e infine s'è fatta carta. Carta, e carne.
EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE
Maurizio Gregorini (Roma, 1962), poeta, romanziere, saggista e scrittore romano. Conduce “Outing” su Teleroma 56 e “Un libro da comprare” su TeleRadioStereo, 92.7 fm.
Maurizio Gregorini, “Neve e sangue”, Edizioni del Cardo, Albano Laziale 2007. Collana Antinoo.
Gianfranco Franchi, dicembre 2008.
Prima pubblicazione: Lankelot.