Il Foglio Letterario
2009
9788876062476
Cos'è la metapolitica? Dimenticate Badiou, e il suo stravagante “paterno monoteismo rivoluzionario” (p. 27). Gambescia si propone di indagarla in termini “oggettivi”, lontani da qualsiasi approccio ideologico, per riuscire a elaborare una sua teoria e una sua pratica. La metapolitica – in primo luogo – studia la realtà politica “nei termini di ciò che essa è, e non di ciò che dovrebbe essere” (p. 31); quindi, “si occupa delle questioni legate alla legittimità del potere così come si presentano, senza risalire ad alcuna causa prima ultraterrena” (idem); infine, “individua e relativizza i giudizi di valore” (p. 32). Il suo sguardo sul potere deve “squarciare il velo delle apparenze e posarsi dritto e severo sul cuore delle cose” (p. 34). Gambescia vuole coniugare “idealismo conoscitivo” e “realismo storico e sociologico” (p. 97); e per quanto concerne gli esiti metapolitici dell'azione, va a poggiare sul curioso schema interpretativo di Sorokin, fondato sull'alternanza di “Archè” e “Anarchè” nel corso della storia: periodi ricorrenti di ordine e disordine. Tutta la terza e ultima parte del pamphlet è dedicata alla lettura di questo schema.
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Sostiene Gambescia che se la filosofia politica è definizione dell'ottimo stato, la metapolitica è un sapere storico capace di studiare quel che viene 'oltre' lo Stato (p. 18). Se invece intendiamo la filosofia politica come ricerca dei criteri di legittimità del potere, allora la metapolitica è la ricerca dei criteri capaci di andare 'oltre' la legittimità reale e storica, spiegandone il fondamento in termini di metalegittimità. Se, ancora, intendiamo la filosofia politica come metodologia delle scienze sociali, allora la metapolitica è l'individuazione di “un fondamento euristico, metametodologico”.
Un esempio per capire meglio cosa sia la metapolitica: “le vicende politiche di Roma antica possono essere studiate dal punto di vista della loro evoluzione temporale: questa è storia politica; possono essere studiate dal punto di vista del funzionamento delle istituzioni politiche: questa è sociologia politica; possono essere studiate dal punto di vista del ripetersi storico delle regolarità sociologiche (…): questa è metapolitica” (p. 35). Ci siamo? Bene.
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“Metapolitica” è una parola composta da due termini: il prefisso greco “meta”, inteso nell'accezione di “dopo” o “oltre”, e “politica”. Il termine, secondo la Bazzicalupo, è stato coniato in analogia al termine 'metafisica' da A.L. Schlözer (1735-1809) per denotare “l'ambito disciplinare che viene 'prima' della politica, avente per oggetto i principi generali che condizionano le teorie politiche”. E allora a partire da questo libro, potrete decidere, se credete, di comportarvi da salmoni e di tornare alle sorgenti di questa disciplina: scoprirete quindi la sua tradizione, e sperimenterete nuovi punti di vista sulla realtà, e sulla politica. Da letterato, non sociologo né filosofo, ho osservato e letto con interesse e non senza difficoltà. Negli anni so già che potrò servirmene come fonte e origine di nuovi approfondimenti.
EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE
Carlo Gambescia (Roma, 19**), sociologo e scrittore IT.
Carlo Gambescia, “Metapolitica. L'altro sguardo sul potere”, Il Foglio, Piombino 2009. Collana “I Saggi”.
Gianfranco Franchi, novembre 2009.
Prima pubblicazione: Lankelot.