Roma vuole vincere la concorrenza di Milano, primo polo dell’editoria nazionale. Per vincere, gioca una strategia molto intelligente: laddove mancano i grandi capitali delle industrie, va a puntare sulla creatività, sulla vivacità intellettuale e sul territorio. Ecco quindi una nuova Festa del Libro e della Lettura tutta capitolina: si chiama “Libri Come”, si terrà all’Auditorium Parco della Musica tra 25 e 28 marzo 2010. L’ideatore e il coordinatore è un letterato conosciuto e rispettato da lettori e addetti ai lavori: Marino Sinibaldi, direttore di Radio 3, deus ex machina di Fahrenheit. Quest’oggi, 24 febbraio 2010, s’è tenuta una conferenza stampa nell’elegante cornice della Sala Ospiti dell’Auditorium di Renzo Piano, in presenza dell’Assessore alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, il grande Umberto Croppi (ex Vallecchi), del Presidente e Amministratore Delegato della Fondazione Musica per Roma, Gianni Borgna, di Carlo Fuortes, infine ovviamente dell’anima della festa, Marino Sinibaldi. Vi racconto cosa è stato detto, per quanto possibile fedelmente, di questa festa che si propone di illustrare “gli ingranaggi della filiera del libro” attraverso protagonisti della scena letteraria italiana e internazionale e più oscuri, ma non meno importanti, addetti ai lavori: dagli scout ai librai, dai redattori ai traduttori, dai bibliotecari agli art director. Fino ai lettori. A loro, in particolare, è dedicato un laboratorio di approfondimento nuovo: il Garage. “Uno spazio unico di 2.200 mq dove si concentrano incontri con autori, conferenze, case histories editoriali, reading, atelier di illustrazione”, leggo nel comunicato stampa. Staremo a vedere.
Umberto Croppi – “La manifestazione che oggi qui si annuncia viene fatta rientrare in un complesso di iniziative romane che riguardano il libro e la letteratura. Roma rappresenta il secondo polo editoriale italiano: ospita oltre 150 case editrici, di cui 60 di rilievo nazionale; il numero dei lettori è importante e in crescita rispetto al resto del territorio. Questo è un dato da non dimenticare. È bene ricordare che la Capitale ospita la Fiera della Piccola e Media Editoria (giunta quasi alla decima edizione; si medita di ampliare la superficie espositiva, in futuro) e il Festival delle Letterature (s’avvicina al decennale, è stata recentemente rinnovata la formula; si prevede una sua maggior apertura alla filosofia); c’è poi Roma si Libra, che tra una manciata di mesi vivrà la sua seconda edizione, riservata esclusivamente agli editori romani. A proposito, non so se si ripeterà in piazza del Popolo. Ma si ripeterà. In questo periodo ho la sensazione che stiano migliorando i coordinamenti con ALI (Associazione Librai Italiani), istituzioni comunali e statali, AIE (Associazione Italiana Editori)”.
“Questa nuova manifestazione, “Libri Come”, non è un doppione di quelle preesistenti: ha caratteristiche specifiche e fascinose, è complementare alle altre tre e presenta aspetti originali: primo dei quali è il racconto del “backstage” del libro. Una novità assoluta. In ogni caso, ripeto: la domanda del pubblico romano è decisamente variegata e vasta: le manifestazioni non sono concorrenti tra loro”.
Gianni Borgna – “A Roma ci sono molte diverse iniziative dedicate al libro: noi non volevamo affatto creare una sovrapposizione, ma animare una nuova iniziativa con caratteristiche indipendenti. Voglio ricordare che oggi presentiamo linee generali dell’iniziativa: il programma completo verrà annunciato in data 3 marzo, nel corso d’una giornata aperta idealmente dalle parole di Safran Foer (“Come si diventa scrittore [vegetariano]”). Questa non è l’ennesima fiera del libro. Nasce per vivacizzare il rapporto tra lettori e libri, mettere a fuoco l’universo del libro in tutte le sue declinazioni. Il libro non è solo l’artista ma è anche l’editore: è chi sceglie i libri, chi li lavora, chi li vende. Tengo molto a sottolineare che verrà dedicato uno spazio doveroso all’artista romano Moravia (20 anni dalla morte). A Parigi, in coincidenza con la nostra manifestazione, Moravia verrà commemorato a dovere. È stato un artista importante per la nostra città, già a partire da “Gli indifferenti”. Sarà presente il suo biografo francese: Renè de Ceccatty, celebre italianista, francese. Il suo libro è uscito per Flammarion, da noi uscirà per Bompiani”.
Al termine della conferenza, ho domandato – considerato che ci troviamo a Roma e che si punta sul territorio: a quanto pare non sulla scuola romana – perché a parlare di Moravia dovesse essere un italianista francese, e non il suo grande biografo italiano, suo amico ed allievo, il nostro Renzo Paris, autore del magistrale “Una vita controvoglia”. La risposta è stata secca: Alain Elkann è il biografo italiano di Moravia, in ogni caso Paris è un “vecchio amico” e se vuole “può venire a parlare”. Riferisco testualmente. Non condivido per niente. Un discorso è invitare, un discorso “venire a parlare”. Mi sembra limpido.
Carlo Fuortes – “Finalmente un festival sul libro, qui, all’Auditorium: ci mancava la chiave, l’abbiamo trovata. Da anni pensavamo a un evento del genere. Il libro, ingiustamente, è considerato poco spettacolare: si apprezza e si consuma privatamente. Per portarlo in pubblico serve qualcosa di speciale. SINIBALDI ha dato questo suggerimento che credo sia molto bello. Spostare il focus dal contenuto del libro ai retroscena: dal “cosa” al “come”, dando così vita a un grande “dietro le quinte”. Incontreremo 350 autori che parleranno non DEL libro, ma ATTORNO al libro. Circa 60 le case editrici coinvolte. E poi… puntiamo molto sui “garage”, le officine che allestiremo negli spazi espositivi”.
Marino Sinibaldi – ideatore e curatore e coordinatore dell’evento. “Tutto è stato abbastanza rapido, per quanto mi riguarda. Pochi mesi e non molti anni. Vengo dal mondo della radio, ho tempi un po’ diversi. Questo evento è un omaggio al mondo del libro: ciò che ho imparato a Fahre è che la lettura è un fatto plurale, nella quantità e nella qualità dei lettori. Plurali sono le domande che il lettore rivolge al testo. Interveniamo, quindi, in una situazione di grave difficoltà per la lettura nel nostro Paese. Ci affidiamo a una politica di cambiamento della promozione della lettura: sognando e proponendo una nuova EDUCAZIONE ALLA LETTURA. A Roma ci sono varie manifestazioni – molto diverse da questa, a partire proprio dalla FIERA DEL LIBRO e da MASSENZIO. Massenzio è sacralità dell’autore, EUR è centralità della piccola e media editoria. LIBRICOME invece significa qualcosa di enigmatico. Pensate a come può essere letto. Magari con un punto interrogativo… “LibriCome?” – ecco, a dare voce a quell’italiano su due che non sa nemmeno cosa sia un libro. Oppure, senza interrogativo: “Come”: come vengono letti, come vengono affrontati. Il libro verrà DISARTICOLATO, nei giorni della Festa. Se riesco magari punto anche il gran mistero del macero.. che vorrei scandagliare. Insomma: entreremo nel vivo della quotidianità del libro. Il carattere alto ma popolare del libro sarà protagonista. La quotidianità non scalfisce l’altezza e l’unicità del libro. Mai”.
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Prossimo appuntamento, mercoledì 3 marzo ore 17: nello Spazio Risonanze dell’Auditorium Parco della Musica sarà presentato il programma completo della manifestazione. A fianco di Sinibaldi, Fuortes e Borgna, l’artista Jonathan Safran Foer. Sempre mercoledì 3, ore 21, conferenza di Safran Foer: “Come si diventa scrittore (vegetariano)”. Ingresso per il pubblico, 2 euro. Questo sarà il costo, politico e simbolico, di tutti gli eventi. Sono attesi artisti come Alberto Arbasino, Boris Pahor, Antonio Tabucchi, Irvine Welsh; giovani come Nicola Lagioia e Christian Frascella; editori come Sandro Ferri e Stefano Mauri; giornalisti come Peter Gomez e Luca Sofri; equivoci assoluti come Fabio Volo; equivoci antichi come Ammaniti; prezzemolini rossi come i Wu Ming.
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Ex Libris Comunicazione: ufficiostampa@exlibris.it
Gianfranco Franchi, febbraio 2010
Prima pubblicazione: Lankelot.