La musica della neve

La musica della neve Book Cover La musica della neve
Davide Sapienza
Ediciclo
2011
9788865490341

Elegiaco, intriso di profonda tenerezza e puntinato da reminiscenze di almeno discreta letterarietà, il nuovo omaggio di Davide Sapienza a madre natura è stato appena pubblicato da un editore amato da tutti gli appassionati di ciclismo, di viaggi e di lentezza, la Ediciclo di Portogruaro.

Il libello appare nella nuovissima collana “Piccola filosofia di viaggio”. Si tratta di una collana francese, ideata e pubblicata oltralpe da Transborèal, caratterizzata dal piccolo formato, dal costo sempre accessibile, dalla fedeltà a tutti i colori del viaggio. In Italia, riproponendo tutti i titoli della collana transalpina, Ediciclo integrerà, una tantum, degni titoli italiani. Questo di Davide Sapienza ha la responsabilità di essere il primo della serie. E cosa annuncia? Annuncia che la “piccola filosofia di viaggio” della Ediciclo sarà improntata a una bella umanità, sarà caratterizzata da una grande dedizione al rispetto della terra, non sarà mai estranea a un pizzico di lirismo, punterà infine sulla buona personalità degli artisti scelti, e sul loro coerente percorso autoriale.

E da questo punto di vista va detto che, dopo aver cantato l'acqua (“La strada era l'acqua”, 2010), stavolta Davide Sapienza s'è messo a cantare e guardare la neve, perché dalla neve si dice profondamente emozionato. E ha guardato la neve con la meraviglia di un bambino, e ha provato a dare tanti nomi a questa meraviglia. E così, in questo libro, canta Davide che la neve è una di quelle cose che da sempre esiste, e nell'eternità vive: nell'eternità della propria essenza ciclica. E che la neve è una musica che danza nel tempo antico di ogni essere vivente. Che ogni fiocco di neve avrà un unico passo sulla terra bianca. E che la neve è la placenta del mondo: “è il viaggio nuovo che possiamo trovare nell'universo tutto racchiuso dentro il piccolo fiocco di neve, esattamente come fosse un seme” [p. 18].

Canta Sapienza le ragioni della neve: “si radunano nella grande radura dei sogni”, dice, e il suo silenzio “si fa luce e provoca lo sguardo”. E ripete che la poesia della neve è la sua musica, e che tutte le variazioni di quella musica sono fonti di ispirazione, e sono un messaggio concreto. E racconta che quando la neve arriva noi non la sentiamo cadere perché “il suo è il regno del silenzio” [p. 82].

Sapienza canta la neve, e la neve restituisce ricordi di viaggio, e di letture mai rimosse, e di canzoni, e di amicizie. Sapienza canta la neve e ricorda che gli sci sono stati inventati ben prima della ruota. Canta la neve e finisce per insegnarci a camminare sulla neve. Con rispetto, e con gentilezza, e con responsabilità. Come un buon padre col suo figlioletto.

EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE

Davide Sapienza (Monza, 1963), scrittore, traduttore e giornalista lombardo. Ha esordito, come narratore, pubblicando “I diari di Rubha Hunish” nel 2004.

Davide Sapienza, “La musica della neve. Piccole variazioni sulla materia bianca”, Ediciclo, Portogruaro, 2011. Collana “Piccola filosofia di viaggio”, 4. ISBN: 9788865490341.

Gianfranco Franchi, novembre 2011.

Prima pubblicazione: Lankelot.