I misteri di Saint-Exupéry

I misteri di Saint-Exupéry Book Cover I misteri di Saint-Exupéry
Jean-Claude Perrier
Cavallo di Ferro
2010
9788879070782

“Ho incontrato molti uomini che sono allo stesso tempo uomini di poesia e d'azione. Ma sempre, dentro di loro, uno dei due personaggi era infastidito, roso dall'altro. Sempre i due volti si mescolavano e si accostavano. Solo l'autore di 'Volo di notte' e il pilota che trasportava la posta sopra i deserti, le giungle, la pampa era allo stesso tempo interamente scrittore e interamente pilota” (Joseph Kessel)

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Sostiene Perrier che il misterioso Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944), padre del “Piccolo Principe”, sia stato quasi canonizzato post mortem da una parte della critica, complice il mancato, misterioso ritrovamento del relitto del suo aereo, mentre la famiglia “vegliava scrupolosamente sul suo lavoro e la sua memoria”: e quasi per reazione, l'altra critica, diciamo quella “materialista”, tendeva a presentarlo come autore superato, perché espressione di valori arcaici: “umanesimo, celebrazione del superamento di sé, dell'eroismo e del sacrificio, fede nell'uomo e addirittura in Dio... Via, nel dimenticatoio!” (p. 11). Perrier ha scelto da che parte stare. Ritiene che Saint-Ex sia stato uno dei massimi scrittori del secolo scorso, e che i suoi valori siano degni del futuro. In questo libro, “indagine su un uomo tormentato e affascinante” scritta da uno che si sente “giornalista-archeologo”, intende “privilegiare al massimo le fonti inedite per gettare una luce nuova sul percorso di Saint-Ex, a costo di sovvertire alcune idee acquisite, ad esempio, sui suoi rapporti con le donne, le idee politiche o la sua eredità” (p. 14).

Ne deriva un quadro spesso interessante, prodromico – piace pensare – a una futura biografia romanzata, o a una biografia, sic et simpliciter. Più che i “misteri” di Saint-Ex, questo è il libro delle sue fragilità, accennate o appena approfondite: sentimentali, economiche, professionali (cinematografiche), politiche. Il libro di Perrier è complementare, non essenziale: sia chiaro. È una sorta di collage di saggiotti giornalistici dedicati ognuno a un aspetto dell'esistenza dello scrittore-aviatore più celebre di sempre. I reiterati richiami di Perrier a quella che chiama “archeologia letteraria” significano semplicemente che in qualche frangente è riuscito a recuperare qualche inedito di discreta o discutibile rilevanza (ma grande emozionalità). Per esempio, spunta fuori una poesia d'adolescenza (1917) manierista, l'incipit tutta una reminiscenza della “Belle Dame Sans Merci” di Keats (p. 27, ma il saggista non se ne è accorto) e di “sonorità alla Verlaine e reminiscenze del suo amato Baudelaire”: Perrier se ne serve come d'un simbolo dell'amore di Saint-Ex per la poesia, non solo giovanile, e ne approfitta per raccontare tutta una serie di retroscena di qualità e fascino almeno ondivaghi.

Poi ecco una lettera del 1933 all'amata Loulou, espressione d'un sentimentalismo tracimante, e d'un'appartenenza apparentemente inequivocabile (“tu sei la mia sola impazienza”), eccettuata una questione non marginale: è sposato dal 1931 con Consuelo, che nella vulgata è la musa-rosa del “Piccolo Principe”. Già, l'aviatore-scrittore ha una singolare tendenza al tradimento. Perrier tiene molto a ribadire che lo scrittore francese non conobbe soltanto amori mercenari, come lascerebbe intendere la sua vera opera prima, “Manon, ballerina”, apparsa postuma: “Ebbe avventure più serie, platoniche o carnali, amicizie amorose con molte donne, testimoniate da numerose lettere, sempre sullo stesso tono tenero o malinconico, lamentoso, con cui reclama quell'attenzione e quell'affetto di cui è sempre alla ricerca. E ogni lettera suona come se fosse l'ultima” (p. 56).

Interessanti le pagine relative ai progetti cinematografici di Saint-Ex (cfr. almeno pp. 69-71): tra quelli rimasti allo stadio iniziale, “Le Départ”, storia d'una mancata impresa sulla rotta Parigi-Saigon (1936) e “Un avion s'est egaré”, vicenda romanzata dell'atterraggio di fortuna dell'autore in Guatemala. L'episodio più sfortunato è la mancata realizzazione di una collaborazione con Jean Renoir, per “Terra degli uomini”, libro che aveva “folgorato” il regista. Seducenti, infine – come prevedibile – i piccoli retroscena legati al suo (unico) capolavoro letterarie. Meno stuzzicanti le pagine relative al disastro aereo. Era già tutto previsto.

EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE

Jean-Claude Perrier (Parigi, 1957), giornalista, editore e scrittore francese. Dirige la collana “Domaine indien” dell'editore transalpino Cherche-Midi.

Jean-Claude Perrier, “I misteri di Saint-Exupéry”, Cavallo di Ferro, Roma 2010. Traduzione di Alessandra Olivieri Sangiacomo.

Prima edizione: “Les mystères de Saint-Exupéry. Enquete littéraire”, Stock, 2009.

Gianfranco Franchi, ottobre 2010.

Prima pubblicazione: Lankelot.