Castelvecchi
2010
9788876153679
Groucho, Harpo, Chico, Zeppo e Gummo: ritornano i rivoluzionari del cinema comico. La loro, scrive Luca Martello, è stata la rivoluzione dei bambini: "la realizzazione del desiderio di spodestamento degli adulti da parte dei più piccoli". Una rivoluzione, a ben guardare, che dovremmo rivendicare e rianimare tutti: è innocente, è pulita, è rigenerante.
Americani di cultura ebraica, di sangue tedesco-francese, amici di Chaplin (dal 1913: prima dell'esordio cinematografico di Charlot) e Buster Keaton per tutta la vita, amati incondizionatamente da Calvino ("Sento il bisogno d'inchinarmi alla memoria di Groucho"), Dalì (progettò per loro "La donna surrealista"), Wilder (altro progetto incompiuto: "Un giorno alle Nazioni Unite"), Fellini (voleva Groucho nel "Satyricon"), Churchill, Bob Hope ("Tutti i comici sono apertamente e chiassosamente invidiosi di Groucho Marx"), T.S. Elliot, Jerry Lewis, John Cassavetes ("Groucho è il più grande attore mai esistito"), Artaud, Flaiano, Kerouac (poesia "Ad Harpo Marx"), Tiziano Sclavi, idoli di Woody Allen e dei Monty Python, i Marx sono protagonisti, per la prima volta in Italia, di una monumentale bibliografia dedicata alla loro storia.
La struttura dell'opera è poderosa: biografia (divisa in tre parti: Giovinezza-Teatro, Maturità-Cinema, Terza Età-Televisione), schede dei film (inclusi quelli "mai visti", semplicemente introvabili o inesistenti), schede dei libri sui Marx e dei Marx, cronologia, filmografia, videoteca, principali apparizioni in Tv, bibliografia, indice dei nomi. Una manna: sia per gli studiosi di cinema, sia per la mia generazione, nata adorando Dylan Dog e Groucho nel gran fumetto del dio Sclavi.
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La storia ha inizio nel tardo Ottocento. I cinque fratelli, figli di un sarto e di una ballerina figlia d'arte, futura loro manager, nascono tutti tra 1887 e 1901. Siamo a Manhattan. È da quelle parti che vedrà la luce la smorfia Gookie di Harpo, sbirciando un tabaccaio che sbuffa rollando un sigaro. Uno dei loro vicini di casa è Al Jolson, l'attore del "Cantante di Jazz" (1927). Collaboreranno assieme, qualche anno più tardi. Destino.
Chico (Leonard), il bullo, ha due passioni: le donne e il gioco d'azzardo. Harpo (Adolph), il timido, vittima dei bulli, ha un destino: imitare e travestirsi. Groucho (Julius Henry), nevrotico e stizzoso, è l'intellettuale. Gummo (Milton), cardiopatico e debole, è il pezzo di pane. Zeppo (Herbert) è il cucciolo di casa.
Martello ci guida nei loro esordi. Ci racconta di Chico che suona il piano nei cinema muti (e nei bordelli). E si va dalle prime esperienze a teatro (passeremo da "Gli Usignoli" a "Le Mascotte", prima d'arrivare ai "Tre Fratelli Marx & co.") sino al leggendario esordio di Chico (completo di lanci di banane e mele finte: p. 37) e alla decisione di assumere quattro (manca Zeppo) dei nomi d'arte per i quali sono famosi: 1914. Si direbbe che il merito vada ascritto a una partita a poker col comico Arthur Fisher (p. 38). Si va dall'esordio del quattordicenne Zeppo (1915) – cinque Marx sul palco! Quarantadue anni dopo si ripeterà – alla formazione della polarità principe (Groucho lunare, Chico solare: gli altri a mediare); si va dalla strategia vincente per evitare la guerra (lavoro in campagna: dispensa!) alla nascita del soprannome di Zeppo (incerto ancora oggi: pp. 44-45). Ecco il primo film muto ("Humorisk", 1921, pp. 229-230), disastroso e mai distribuito, oggi scomparso, e l'avvento a Broadway...
"La gavetta dei Marx – scrive Martello – è stata difficile ma ha fatto nascere un umorismo nazionale, pronto per essere esportato da uno Stato all'altro, da una costa a un'altra con un successo assicurato. I fratelli Marx rappresentano una delle più alte evoluzioni di quel preciso momento storico, incarnano gli 'scatenati anni Venti' del periodo antecente al crollo di Wall Street. Non possono fallire" (p. 53) – ed ecco il successo. Prima teatrale, poi cinematografico: siamo nel 1929. Arriva "The Cocoanuts", tratto dalla loro ultima rappresentazione: uno dei primi film sonori della Storia. E arriva la recessione economica, che spingerà Groucho a dividersi tra cinema e letteratura, almeno inizialmente, per guadagnare rapidamente tutto il denaro che ha perso in Borsa. Martello ci racconta quindi delle loro parallele esperienze in radio (manca Harpo: è muto), della fuoriuscita di Zeppo (fonderà la Zeppo Marx Inc.), d'un accusa di plagio (ma il testo era stato scritto da Al Boasberg, p. 76), delle alterne fortune cinematografiche e del ritiro (non proprio definitivo, almeno non per tutti i Marx) dai set: siamo nel 1941.
Dopoguerra. Martello scrive "Terza età e televisione": sono gli anni del quiz-show di Groucho, "You Bet Your Life", nato nel 1947. Tutto un altro Groucho: sempre più solista: "Niente baffi dipinti ma autentici, giacca sobria, papillon a pois e dal 1954 un parrucchino, nel bieco tentativo di fermare il tempo. (...) Non vuol sentire più parlare di baffi dipinti, e d'ora in poi gli unici che porterà saranno i suoi, ben curati e pettinati. Varia anche il modo di parlare: ora è più cauto, placido, condito da un'irriverenza piuttosto diluita. È un Groucho molto meno caustico, aperto a un pubblico maggiore, dalle battute più diplomatiche di quanto ci si aspetterebbe da lui" (p. 86).
Il programma durerà fino al 1961, le repliche potranno andare avanti all'infinito. Quell'anno muore Chico, sembra un evento simbolico. Tre anni dopo toccherà ad Harpo. Groucho, intanto, sta invecchiando. Nel 1971 arriverà l'ictus che lo cambierà per sempre: la sua mente, più ancora del fisico, ne uscirà deteriorata. L'amore di un'attricetta, l'arrampicatrice sociale Erin Fleming, attutirà il dolore per la decadenza. Nel 1974, Jack Lemmon consegnerà al vecchio Groucho l'Oscar alla carriera. 1977. Prima Gummo e poi Groucho volano in cielo. Due anni più tardi, Zeppo li raggiungerà, e soltanto Dio potrà godersi i nuovi spettacoli dei Marx Bros, tornati al gran completo.
Il letterato sardo Luca Martello, critico cinematografico e letterario classe 1983, narratore prossimo all'esordio, ha dato vita a un libro che lascia a bocca aperta per completezza, competenza, stile e intelligenza. Potete leggerlo come la grande biografia di Groucho e i suoi fratelli, o come lo schedario più completo in assoluto sui Marx Bros, film per film, libro per libro. Dimenticavo. Incontrerete, nel saggio, una valanga di reminiscenze cinematografiche di gran livello. Da "C'era una volta in America" di Leone a "Il Padrino" di Coppola, da "La vie et la passion di Jesus Christ" di Zecca a "Nascita di una nazione" di Griffith, da "Zombi" di Romero a "Il pellegrino" di Chaplin, da "Salò" di Pasolini al "Grande dittatore" di Chaplin, dal "Principe consorte" di Lubitsch a "Sette anni di guai" di Linder, da "Ombre rosse" di Ford al "Generale" di Keaton, preparatevi a domandarvi quanto grande cinema, non solo marxista, va ancora accolto nelle vostre collezioni e nei vostri lettori Dvd.
Must.
EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE
Luca Martello (Sassari, 1983), letterato (orgogliosamente) sardo. Redattore di Lankelot dal 2003, dove scrive recensioni di film e libri, studia Lettere Moderne a Sassari, dopo qualche anno di DAMS a Roma III.
Luca Martello, "Groucho e i suoi fratelli", Castelvecchi, Roma 2010. Contiene un ricco inserto fotografico. La struttura dell'opera è poderosa: biografia (divisa in tre parti: Giovinezza-Teatro, Maturità-Cinema, Terza Età-Televisione), schede dei film (inclusi quelli "mai visti", semplicemente introvabili), schede dei libri sui Marx e dei Marx, cronologia, filmografia, videoteca, principali apparizioni in Tv, bibliografia, indice dei nomi.
Gianfranco Franchi, febbraio 2010.
Prima pubblicazione: Lankelot.
“L’altra sera stavo leggendo un libro sulla seconda guerra mondiale. Sembra che Churchill stesse finendo di cenare, quando il duca di Hamilton gli riferì che Rudolph Hess si era paracadutato sul suolo inglese. Churchill rimase ad ascoltarlo per qualche istante e poi riferì: «Molto interessante, ma non le dispiacerebbe ritornare più tardi? Adesso proiettano un film dei fratelli Marx». Questa è storia” (Nunnally Johnson).
Memorabile esordio di Luca Martello: il libro più completo sui Fratelli Marx.