Perdisa
2011
9788883725265
A sei anni di distanza dall'esordio, il romanzo “Identità distorte” [2005], Massimo Maugeri ha pubblicato il suo secondo libro di narrativa: si tratta della raccolta di racconti “Viaggio all'alba del millennio”, pubblicata dalla Perdisa di Milano. Si tratta di un ritorno atteso, perché in questo lasso di tempo Maugeri è sempre stato estremamente attivo come promotore culturale e come anima di uno dei siti di letteratura più popolari del paese, “Letteratitudine”, e si è dedicato a una serie di pubblicazioni laterali, quasi dimenticandosi di sé come autore. Nel corso di questi sei anni, infatti, Maugeri ha curato un'antologia di racconti (“Roma per le strade”) e di interventi apparsi sul suo blog (“Letteratitudine, il libro”) per la piccola e onesta Azimut di Roma; a fine 2010, invece, ha pubblicato un racconto breve scritto con la promettente artista isolana Simona Lo Iacono: si tratta di “La coda di pesce che inseguiva l'amore”. Una piccola edizione che ha anticipato che qualcosa si stava muovendo, ecco.
E allora Massimo Maugeri autore torna in prima linea con questo libro qui, con “Viaggio all'alba del millennio”: è una raccolta di racconti, di sketch, di bozzetti e di esercizi di stile e di scrittura, un gioco letterario poliedrico e personale, a volte pretenzioso e a volte un po' ingenuo, naturalmente irregolare e sicuramente spesso divertente. Strutturato in undici pezzi, il “Viaggio” di Maugeri ha una vaghissima circolarità, ma non sembra fondarsi su nessuna idea di uniformità. È piuttosto un insieme di prove d'autore, di sperimentazioni: quando satiriche e autoironiche, come nel caso del primo brano, quello eponimo, quando influenzate dai media mainstream, e da certe asfissianti insistenze sulla cronaca nera della tv e di certa stampa cartacea italiana, quando più lirico e allegorico. E ancora: è un insieme di prove d'autore, e di sperimentazioni, quando brillantemente fondate sui dialoghi, e sui dialoghi e basta (è il caso dei due migliori pezzi del libro, “Aclas” e “La nonna di Lucio”), quando uncinate a vecchi problemi del primo web, come l'angosciante e pericolosa fragilità delle identità degli utenti (“Muccapazza” è, in questo senso, già buon modernariato). A lettura ultimata si ha la piacevole sensazione d'aver nuotato nei fiumi carsici dei cassetti d'una scrivania d'autore – e d'aver pescato e assaggiato qualcosa di buono, soprattutto la tecnica di certi dialoghi, il ritmo e i tempi di certi dialoghi.
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Maugeri ha raccolto, in questo volume, scritti inediti e altri già apparsi altrove, in passato: lo schizoide “Mind Games”, ad esempio, era uscito sulla prestigiosa “Carmilla” di Valerio Evangelisti, mentre il racconto che dà il titolo alla raccolta e “Muccapazza” erano usciti sulla rivista di letteratura “Lunarionuovo”, diversi anni fa. La scelta racconta molto del rapporto dell'autore con queste sue creazioni: viscerale, davvero, perché sono questi e questi soltanto i racconti che nel corso degli ultimi anni ha scelto e assemblato. Maugeri voleva che questo libro uscisse così e così è uscito, dopo un'attesa durata non poco. Condivido pienamente il suo approccio.
Mi piace concludere la scheda con un passo del suo libro che mi è rimasto molto impresso, tratto dall'ultimo racconto, “La città di Elio Fante”, che è stato molto apprezzato da uno scout e da un lettore forte come Gordiano Lupi. “Ma chi è matto? E chi è savio? I savi non si stancano mai. Corrono e corrono. Convivono con l'emicrania cronica, con la gastrite nervosa, con l'ulcera duodenale, con il reflusso gastrico, con attacchi di panico più o meno latenti. Devono fare i conti con il sistema. Con i ritmi vorticosi di questa società che li porta a essere vittime e fautori di un subdolo meccanismo che avviluppa tutto. Savi. Ma non salvi. Un po' li invidio, i matti urbani. Darei nonsocché per capirne il segreto. Per vedere cosa si nasconde dietro quei sorrisi eterei rivolti al nulla. O dietro quelle asciutte lacrime di solitudine. Che genere di esperienza li ha resi così insensibili al reale? Che genere di dolore ha dato origine a quei sorrisi istintivi? E qual è la porta? Dov'è il passaggio che collega una sponda all'altra? In che tratto del guado mi trovo io?” [pp. 185-186].
In quello in cui riesci ancora a domandartelo. Naturalmente è un buon segno. E dà vita a letteratura.
EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE
Massimo Maugeri (Catania, 1968), scrittore e giornalista catanese, anima del popolare “Letteratitudine”. In narrativa ha esordito pubblicando “Identità distorte” nel 2005.
Massimo Maugeri, “Viaggio all'alba del millennio”, Perdisapop, Milano, 2011.
Gianfranco Franchi, giugno 2011.
Prima pubblicazione: Lankelot.