Gatta gatta

Gatta gatta Book Cover Gatta gatta
Matteo B. Bianchi
duepunti edizioni
2011
9788889987568

“Gatta gatta”, racconto lungo di Matteo B. Bianchi, scrittore milanese classe 1966, è il settimo pezzo della collana “Zoo-Scritture Animali” della Duepunti, espressione di grande sensibilità ecologica e di una letterarietà tendenzialmente apprezzabile. Quello di Matteo B. Bianchi è un racconto semplice e popolare: è la storia della scoperta della possibilità della libertà, dell'imprevedibilità e della leggerezza nella vita di una ragioniera della nebbiosa provincia meneghina, infestata dalla noia. È una storia raccontata con molta maniera e molta dolcezza: sembra discendere dalla narrativa rosa italiana d'antan. Piacerà molto a Riccardo Reim, per capirci.

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Rosa è stordita, si sente come insabbiata. È diventata adulta e tutto è diventato identico a sé stesso. Ha smesso di somigliare a un gioco, ha cominciato a essere una gabbia. Ogni giornata si ripete uguale a quella che l'ha preceduta. Rosa sta da tanti anni col suo primo amore, Roberto, e assieme si sono indebitati per comprare casa in periferia. E poi niente, poi lei ha deciso che non doveva sposarlo più. Ha trovato coraggio. Ha rotto la scatola.

E così Rosa ha capito che nella vita si deve imparare a convivere con il vuoto. Che la vita certe volte è fatta di questo: di vuoto. Che spesso le sue amiche sembrano andare in cerca di una presenza maschile, al loro fianco, capace di cancellare il vuoto. Come se un maschio fosse un incantesimo. Ma non è così che il vuoto si cancella, niente da fare. “Si chiede come facciano a non capirlo le colleghe – scrive Matteo B. Bianchi –. Forse perché sono questa strana generazione di confine: i ragazzini di oggi si accoppiano e si lasciano di continuo, i loro genitori si sposavano adolescenti e stavano insieme tutta la vita. Loro, rimaste in mezzo, non sono né una cosa, né l'altra, ma non riescono a farsene una ragione” [p. 17].

Rosa ha capito che soffre perché non ha uno scopo: non ha una missione. Le manca un senso, una prospettiva assoluta – qualcosa a cui consacrarsi. Non può essere il lavoro, no. Serve qualcosa di diverso. S'accorge della lacuna quando un giorno, nella sua vita sempre uguale, succede qualcosa di incredibilmente kitsch e di profondamente umiliante al contempo. Scopre che un suo ex compagno di scuola ha fatto uno straccio di carriera. Scopre che ha un pizzico di popolarità catodica. Scopre che la tv manda una sua canzone, “Gatta gatta”, diventata la canzone dell'estate. Ecco cosa: lui, Franco, è riuscito a realizzarsi. A realizzare il suo sogno. Lei, invece, un sogno, ce l'ha? Ce l'ha avuto mai?

Lei ha dimenticato cos'era sognare. È assurdo ma è la tv che ogni tanto le dà una schicchera. Come nel caso della canzone di Franco. Come nel caso di certe notizie che uno ascolta, di solito, con una strana attenzione, intermittente. Come la storia dei furti nelle ville, qualche regione più a est. Come la storia della leonessa fuggita dallo zoo, dalle parti di Novara. Uno certe notizie le ascolta e non si ricorda di averle ascoltate, eppure è successo. Le ha interiorizzate. E quelle notizie prendono e vanno ad accompagnarlo, nella vita di tutti i giorni. Influenzandolo.

E magari chissà – nella vita di tutti i giorni, certe notizie, incredibilmente, si possono incarnare: si possono materializzare. E allora bisogna decidere come prenderle, bisogna saperle accettare. Bisogna saperle cavalcare. E con una semplicità infantile, kitsch e fiabesca Rosa finirà per farlo, in un epilogo che non potrà che fare la gioia di Tommaso Labranca e di tanti suoi vecchi lettori. Diciamo così, rosa confetto, ma con un po' di brio.

EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE

Matteo B. Bianchi (hinterland milanese, 1966), scrittore italiano. Ha scritto programmi per la radio e per la tv. Tra i suoi romanzi, “Generations of love” [1999] e “Apocalisse a domicilio” [2010].

Matteo B. Bianchi, “Gatta gatta”, Duepunti, Palermo, 2011. Collana Zoo-Scritture Animali.

Per approfondire: wiki it

Gianfranco Franchi, giugno 2011.

Prima pubblicazione: Lankelot.