Cosmic Bandidos

Cosmic Bandidos Book Cover Cosmic Bandidos
Allan C. Weisbecker
Meridiano Zero
2006
9788882371418

“Tutto quello che chiamiamo reale è fatto di cose che non possono essere considerate reali” (Niels Bohr, omaggiato a p. 56).

Esordio di Allan C. Weisbecker, originariamente pubblicato nel 1981, questo “Cosmic Bandidos” è una sorta di pittoresco e picaresco anello di congiunzione tra “Fear and Loathing in Las Vegas” di Thompson (1971) e l’ironia nera del cinema di Quentin Tarantino: in salsa quantistica. È un’opera decisamente atipica e inconsueta, per via di questa speciale commistione tra la rappresentazione della vita d’un gruppo di banditi – per stravagante contrabbando, nostalgie piratesche, droghe di vario genere e pesca via granate – e la ricerca del narratore d’una rivelazione che sappia essere altra da quelle religiose, psicanalitiche o estetiche, in generale. Che sia pienamente scientifica, e in altre parole: rivoluzionaria. Diventa così il libro dell’allucinazione delle allucinazioni: quella del possesso e del controllo della verità.

A esasperare le già forti curiosità e a ravvivare le suggestioni vive al termine della lettura, ecco la questione della misteriosa identità dell’autore, Allan Weisbecker. Come potrete verificare, navigando nelle pagine evidenziate in calce all’articolo, si congettura che l’autore sia americano, non se ne conosce luogo e data di nascita, si presuppone possa essere uno pseudonimo, si trovano tracce d’una sua residenza costaricana. Le uniche notizie certe si riferiscono alla sua passione per il surf e per la fotografia e alla sua attività di sceneggiatore televisivo (il fu “Miami Vice”). Il film tratto da questo libro è in lavorazione da diverso tempo, tuttavia la lavorazione è ammantata dal segreto: sappiamo solo che l’anima sarà John Cusack. A firma Weisbecker sono stati pubblicati, sino ad oggi, tre romanzi e diversi reportage sul mondo del surf.

Veniamo a qualche cenno sulla trama e sullo stile. In una baracca, da qualche parte nella Sierra Nevada, un bandito sta studiando fisica. Ha trent’anni, è pluriricercato, vive – in bolletta – con il suo cane, High Pockets, e un boa, Legs. Ogni mercoledì, i suoi due compagni litigano ferocemente. Qualche illuminato indigeno potrebbe conoscerne le cause. Intanto, il bandito e il cane ascoltano la radio; unica illuminazione, la notte, quella delle lampade a olio. L’amico fraterno José, affascinante signore del mercato della droga, arrotonda ripulendo turisti americani all’aeroporto. E stavolta – oltre a tutta una serie di gadget – ha portato con sé dei libri e delle cartoline. Il suo amico ha cominciato a leggere, folgorato dalla quantistica rivelazione (secondo il modello a molteplici universi) che esistono differenti versioni di noi stessi in diversi, infiniti mondi – ognuno di questi mondi è reale (Gary Zukov).

L’autore prende alla lettera l’illuminazione del narratore, e va a sviluppare la storia per differenti sentieri, alternando flashback a flashforward. Nel primo, la grottesca e stupefacente (è il caso di dirlo) formazione scientifica del protagonista si sviluppa per letture (forzate: a partire dal sacco d’una biblioteca, e del suo bibliotecario poi comatoso), divulgazione prima canina poi umana e confronto con le uniche autorità disponibili (saggi indigeni piumati, capaci di trangugiare banane buccia inclusa e di spazzolarsi mezza bottiglia di mezcal), nel tentativo – riuscito solo provvisoriamente, come i neofiti scopriranno – di raggiungere il responsabile della sua illuminazione quantistica, quell’americano rapinato da José. Dopo una micidiale e farsesca serie di comunicazioni in codice e un sofisticato fuoco incrociato di lettere provenienti dalla foresta, per confermare l’avvenuta comprensione della teoria del diverso sé in diversi mondi, il narratore avanzerà confrontandosi con le teorie più innovative e (de)stabilizzanti della fisica. Sino all’agnizione finale.

Il secondo binario del libro si sviluppa invece sulle avventure del suo gruppo di disorganizzati banditi: dai giorni romantici del Don Juan, nave da contrabbando, teatro di grandi imprese, di deliri, di ruffianate, di incontri-scontri con la Marina, di poco credibili stratagemmi doppiogiochisti (CIA inclusa), preludio a fughe in volo. Il tutto, all’insegna d’una potenziata legge di Murphy – la legge del Don Juan (se qualcosa potrà andar male, andrà male all’infinito). Intanto: spinelli, cocaina, allucinazioni, banditi dalla granata facile e progressivo sputtanamento, isola per isola.

Disordine, casualità, inconscio: niente di irreggimentato, niente di prevedibile, niente di logico. Soltanto qualche riflessione scientifica. Qualche congettura.

La vita è una stravaganza senza senso, fortune e ricchezze vanno e vengono, la verità continua a sfuggire. È solo una ricerca. Come quella della giusta definizione del quark, l’elemento base dell’universo.

Tra i tratti stilistici peculiari di Weisbecker, segnaliamo la tendenza a servirsi di note a margine con intento regolarmente ironico; non sempre sono piccole estensioni della narrazione, talvolta sono glosse o battute fulminanti o paradossi. Assieme, questa tendenza alla “macroparentesi” si reitera e si presenta nell’adozione di vivaci proposizioni incidentali o parentetiche.

Nel complesso, la scrittura di questo “Cosmic Bandidos” è brillante, coinvolgente, divertente: espressione d’un gioioso delirio che tuttavia non annebbia la narrazione, a dispetto degli aggrovigliati sviluppi della trama e dei continui rimandi interni. Prima di congedarmi, ricordo e segnalo con opportuni asterischi che questo è stato il primo libro pubblicato da Meridiano Zero, dieci anni fa. A metà 2007, eccolo riproposto in una nuova edizione: la traduzione di Marco Vicentini è stata totalmente rivista. Godetevela (prima che esca il film, sbrigliate la fantasia e immaginatelo, leggendo).

EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE

Allan C. Weisbecker (luogo e anno di nascita irreperibili sia in Italia che in USA), sceneggiatore cinematografico e televisivo (Miami Vice), surfista, fotografo e scrittore americano. Vive a Pavones in Costarica. Queste le (scarne) notizie ufficiali.

Allan C. Weisbecker, “Cosmic Bandidos”, Meridiano Zero, Padova 2007.  Traduzione (rivista, rispetto alla storica prima edizione) di Marco Vicentini.

Prima edizione: “Cosmic Banditos”, 1981.  Prima edizione italiana: Meridiano Zero, Padova 1998.

Adattamento cinematografico: in progress, secondo diverse voci. Per la regia di John Cusack.

Gianfranco Franchi, giugno 2007.

Prima pubblicazione: Lankelot.

Nuova edizione di un libro-culto…