Duepunti Edizioni
2011
9788889987599
La vigliaccheria, la cattiveria e il degrado della società italiana sintetizzati in un racconto: un racconto ispirato a un fatto di cronaca avvenuto una manciata d'anni fa. Una coppia di ragazzotti, in un'oscura periferia italiota, per ammazzare il tempo aveva giocato a massacrare il cane di lei, e a filmare la scena con assurda freddezza; anestetizzati dall'inciviltà, non avevano avuto nessun freno, e nessun rimorso. Pizzicati e denunciati da qualcuno. Una manciata di polemiche sulla stampa locale e sui social network più popolani. Poi, più nulla. A raccontare la vicenda e a restituirci il niente di quella povera gente è adesso Giorgio Falco, uno che non si stanca di rappresentare con intelligenza e corrosiva rabbia l'anomia, le aporie e l'alienazione delle periferie suburbane di Milano. “La compagnia del corpo” (Duepunti, 96 pp., euro 6) è ambientato in una via deserta di persone e piena di villette, nel falchiano paesotto di Cortesforza: in queste strade silenziose in cui niente accade e nessuno vive l'unico divertimento dei figli del popolo sembra essere l'alimentazione compulsiva e la violenza gratuita. Alice lascia massacrare il suo cane con la stessa indifferenza con cui ha lasciato andare il suo corpo: la responsabilità rimane sempre di qualcun altro, del suo moroso che bastona la bestia, di sua mamma che a lei l'ha fatta male. Il racconto si rivela un'allegoria sudicia della decadenza del nostro paese. La scrittura è morbosetta ma non è inquinata da nessun artificio. Notevole.
EDIZIONE ESAMINATA E BREVI NOTE
Giorgio Falco (1967), scrittore italiano. Ha esordito pubblicando “Pausa caffè” per Sironi, nel 2004. Quindi, “L'ubicazione del bene” (Einaudi, 2008). Collabora con “Repubblica”.
Giorgio Falco, “La compagnia del corpo”, Duepunti, Palermo 2011. Collana Zoo-Scritture Animali, 8. EAN, 9788889987599
Approfondimento in rete: WIKI it / Giuseppe Genna / Paolin su Vibrisse.
Gianfranco Franchi, Ottobre 2011.
Prima pubblicazione: “Alfalibri” numero 7, in allegato ad “Alfabeta2”, numero 15. A ruota, su Lankelot.
In queste strade silenziose in cui niente accade e nessuno vive l’unico divertimento dei figli del popolo sembra essere l’alimentazione compulsiva e la violenza gratuita…