Orrori tropicali. Storie di vudù, santería e palo mayombe

Orrori tropicali. Storie di vudù, santería e palo mayombe Book Cover Orrori tropicali. Storie di vudù, santería e palo mayombe
Gordiano Lupi
Il Foglio Letterario
2006
9788876061042

Orrori tropicali. Storie di vudú, santería e palo mayombe”, pubblicato nel 2006, è una nuova raccolta di racconti di Gordiano Lupi: sette prose, nel dettaglio un romanzo breve e sei racconti, accompagnate dal fumetto tratto da “Sangue tropicale”, disegnato da Oscar Celestini. Nella nota introduttiva, Lupi spiega che il libro si pone come “continuatore di un discorso narrativo aperto con 'Nero tropicale'”, andando idealmente a “completare il quadro di fondo”. Filo rosso è proprio “Sangue tropicale”, presente in versione narrativa nel libro precedente.

Il romanzo breve “Il mistero di Encrujada” era originariamente apparso come “Il mistero di Incrujada” per i tipi di Prospettiva, nel 2000; tutti gli altri racconti, composti tra 2001 e 2005, erano apparsi tra riviste e antologie.

Secondo il prefatore Nerozzi, “I racconti di Gordiano Lupi hanno trame essenziali, senza tanti fronzoli; la prosa è chiara, onesta. Le storie ricordano in certi momenti i vecchi film horror di Joe D’Amato” (p. 8). Nel libro segnaliamo, tra i racconti brevi, “Il gatto nero”, racconto-omaggio a Poe (e al regista romano Lucio Fulci, caro a Lupi: cfr. monografia dedicata) e le due incursioni haitiane nel mondo del vampiro-licantropo loupe-garou ne “La pelle bruciata” e degli zombi in “Baron Samedi”. Naturalmente maggior interesse conquista e merita “Encrujada”, vicenda di streghe e di brujeria, leggibile al solito su più livelli; se dal punto di vista letterale si tratta di una trama piana e fantastica, vincolata a possessioni per così dire demoniache responsabili di una drammatica striscia di sangue, in chiave allegorica si rivela come una nuova testimonianza della Cuba che vive e respira al di là delle regole e delle norme dittatoriali del regime, delle sue origini ibride afro-iberiche e della sua renitenza al comunismo. Non a caso la storia della strega era un racconto del nonno della protagonista; ecco quindi che possiamo capire che, quale che sia il regime, l’anima pagana e anarchica di Cuba non può non emergere. E rivendicare – qui in chiave noir, al solito – giustizia.

Reminiscenze keatsiane (“La belle dame sans merci”: la strega è stupenda e chi la incontra se ne innamora, e fa una tragica fine) e omaggi alle opere di Cervantes e Martí completano il quadro. Rimane da segnalare, a beneficio dei cultori della produzione lupiana, più di un passo interessante a proposito dei furti dei cittadini a danno dello Stato (p. 73: quadro ben esplicato in “Almeno il pane, Fidel”) e dei riti della santeria e del rapporto tra cattolicesimo e santeria (pp. 43 e 95) che non potrà non accattivare l’interesse di chi ha già apprezzato il saggio “Cuba magica”. Stesso tema, forzando un po’ la mano (subentra il satanismo, più accessibile metaforicamente per un italiano) in “Fratelli di Satana”: un monsignore romano parte per Cuba e si trova a vivere quel che non avrebbe mai voluto: assiste a una messa nera in un monastero, rimanendone segnato per sempre.

A proposito di streghe, approfitto per segnalare, a beneficio degli appassionati, un racconto breve di Lupi – d’ambientazione finalmente italiana – edito nell’antologia “Sognando mondi incantati”, sempre del 2006: si chiama “Le streghe di Nogaredo” e ricorda molto, per diversi aspetti (dal contesto alla tecnica narrativa), una delle idee fondanti di un capolavoro di Sebastiano Vassalli: penso ovviamente alla strega di Zardino de “La chimera”. Lupi tuttavia non l’aveva ancora letto – riporto una confidenza personale – quindi sarebbe curioso approfondire la genesi dell’opera in entrambi i casi; magari c’è un romanzo minore di riferimento…

In sintesi, “Orrori tropicali” è una raccolta degna di interesse per gli aficionado del noir, e della narrativa di genere in particolare; da un punto di vista puramente letterario ci interessano l’ambientazione atipica per la nostra Letteratura, l’apparizione di figure provenienti da culture caraibiche e tutta una serie di interessanti epifanie di questioni sociali, economiche e culturali in senso lato di Cuba e non solo. Nel contesto della produzione lupiana, questo libro è il momentaneo sigillo su anni di storie ambientate altrove: con l’esperienza di chi racconta una terra non per ragioni ideologiche, ma per ragioni sentimentali e di affinità elettive in generale, e con sensibilità tutta europea (e romantica in senso stretto) per culti totemici o animisti, fantastico, irrazionale. Il mio maggiore desiderio, non lo nascondo, è che a questo punto Lupi racconti l’Etruria con la stessa sensibilità nei confronti delle radici plurime della sua terra; dagli antichi Lidi e dagli Etruschi sino all’avvento di Roma, ce n’è di humus, e di substrato, per una narrativa noir capace di restituire gli antichi dei al potere d’antan. È un desiderio e un consiglio: Lupi ha dimostrato d’avere il talento di interiorizzare e divulgare miti e leggende in un lasso di tempo relativamente breve, analizzando quindi tutti gli aspetti rilevanti della cultura popolare. Mi sembra che s’andrebbe a colmare un vuoto interessante.

Concludo annotando che il libro – come da prassi lupiana – è inaugurato da una speciale dedica a Dargys, “sorriso che raccoglie tutti i sorrisi della fantastica gente del Caribe”, e dai versi d’un autore amato: una volta ancora è Josè Martí (“Con i poveri della terra voglio giocare la mia sorte”).

Non si trovano editori per la narrativa... e a me dispiaceva lasciare nel dimenticatoio quello che considero il mio miglior romanzo horror. Sto parlando di Encrucijada (già uscito con Prospettiva nel 2000 sotto il titolo de 'Il mistero di Incrucijada'), un testo che – riletto e editato da Vincenzo Spasaro nel 2005 – tiene ancora. Ho pubblicato questa antologia di racconti del mistero ambientati a Cuba e nei Caraibi, storie dove parlo di zombie, streghe, vampiri, preti satanici, santeria, palo mayombe, vudù... Nel libro è facile notare una grande attenzione alla vita quotidiana cubana, una costante della mia produzione narrativa di ambiente caraibico. Credo che farò un’operazione simile con 'Il giustiziere del Malecon', se non trovo un editore più grande, perché anche quello è un buon giallo-horror che mi pare tenga ancora...”

EDIZIONE ESAMINATA e BREVI NOTE

Gordiano Lupi (Piombino, 1960), romanziere, poeta, saggista, recensore, soggettista, sceneggiatore, traduttore, editore italiano.

Gordiano Lupi, “Orrori tropicali. Storie di vudú, santería e palo mayombe”, Il Foglio Letterario, Piombino 2006. Illustrazioni e fumetti di Oscar Celestini. Introduzione di Gianfranco Nerozzi.

Gianfranco Franchi, maggio 2007.

Prima pubblicazione: Lankelot.